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La prima volta di Ultimo

Ultimo, il concerto di Roma del 4 luglio: la prima volta allo Stadio Olimpico del nuovo cantautore più amato della città capitolina.

Roma abbraccia Ultimo e lo proclama nuovo re. Che sia l’ottavo, il nono o il decimo cambia poco. Non c’è alcun cantautore che oggi infiamma la Capitale più di Niccolò Moriconi. Ventitré anni e non sentirli. L’artista delle favole ha compiuto il grande salto, la sua scalata verso il successo, quello vero, con tanta rapidità e tanta forza da sembrare già un veterano.

E l’Olimpico lo testimonia. Perché i 64mila che riempiono lo stadio si emozionano come e forse più di quanto avrebbero fatto con precedenti re, il Claudio Baglioni o l’Antonello Venditti di turno.

E adesso? Quale potrà essere il prossimo step di questo giovane artista apparentemente già arrivato? Conquistare l’Italia degli stadi con il prossimo tour 2020. Ma la sensazione è che anche questo traguardo sia ormai ampiamente alla sua portata.

Ultimo in concerto all’Olimpico di Roma

Sono le nove di sera quando Ultimo mette piede per la prima volta nel ‘suo’ Stadio Olimpico. Il pubblico è già conquistato. Il più giovane cantante italiano a fare il salto dai club ai palasport, dai palasport agli stadi, è ormai entrato nel ristrettissimo cerchio dei veri big della nostra musica. Almeno nei numeri, che non mentono quasi mai.

Poco prima di salire su quel palco, il cantante ha confidato di aver sempre puntato sui live, e che essere qui dopo soli tre album è la più grande soddisfazione. E non fatichiamo a credergli. Anche perché due anni fa, l’8 luglio 2017, suonava al Mercato di Testaccio davanti a una decina di persone tra presenti distratti ed emozionatissimi parenti e amici.

Vi rendete conto dove siamo arrivati in due anni?“, chiede Ultimo dal palco, “Io sono qui per convincervi che avete fatto bene a seguirmi, perché non do mai nulla per scontato“. Ma non c’è davvero nessuno da convincere. Ogni singola persona tra quel mare umano è letteralmente innamorata della musica del cantautore di San Basilio, e lo dimostra la catarsi che si trasforma in un coro unanime in ogni ritornello.

Ultimo
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/ultimopeterpan/

Le emozioni del concerto dell’Olimpico

E così l’artista snocciola tutto il propro repertorio. Da canzoni come Aperitivo grezzo a Sabbia, da Piccola stella all’immancabile Il ballo delle incertezze, quella che gli ha permesso il grande salto.

Per Poesia senza veli chiama sul palco un bambino ad accompagnarlo. Quando invece tocca a L’eternità (il mio quartiere), si materializza sul palco il suo ‘fratello maggiore’, Fabrizio Moro. Insieme cantano anche Portami via, definita da Ultimo la canzone più bella di Moro.

E poi ancora nuove emozioni con Rondini al guinzaglio e Fateme cantà. Un’anticipazione, quest’ultima, dell’ingresso sul palco di quello che il giovane cantautore di San Basilio definisce il vero re di Roma: Antonello Venditti.

Insieme i due cantano Roma capoccia e poi Notte prima degli esami. Arriva quindi il momento di un inedito, Poesia per Roma, che accompagna Ultimo e i suoi fan verso il gran finale con La stazione dei ricordi e Sogni appesi. Termina così la prima fase della favola. Ma questa raccolta è solo all’inizio…

Di seguito il post di Ultimo per celebrare questa grande prima volta:

https://www.instagram.com/p/Bzguft4H5yI/

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/ultimopeterpan/

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ultimo aggiornamento: 5 Luglio 2019 9:02

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